I migliori e più preziosi
auguri per una Pasqua di resistenza!

Buongiorno a tutti,
Qualche giorno fa osservavo le tartarughe del mio giardino uscire dal loro letargo e riprendere la loro naturale lenta esistenza. Allo stesso modo, da dietro al mio ipad, sbriciavo mia figlia e la sua ingenuità, la sua spensieratezza, la sua fragile invulnerabilità. La Pasqua che stiamo per vivere sarà una Pasqua profondamente diversa da tutte le altre. La primavera ha riaperto i cieli delle nostre giornate amplificando il senso di impotenza e solitudine davanti ad un nemico così difficile da comprendere.

Siamo stati feriti al cuore ma non siamo stati vinti.
Siamo stati feriti al cuore ma non siamo stati vinti.
Diciamolo due volte. Deve esserci chiaro.

Durante la crisi del 2008 vi scrissi che, anche di fronte allo sfacelo delle cose, ci era d’obbligo ricordare quali fossero le nostre radici e ripartire da quelle: lo abbiamo fatto e abbiamo ridato lustro ad un paese unico e meraviglioso come l’Italia. Oggi dobbiamo ripeterci. Il mondo che ci aspetta dipende da ciò che decideremo di fare svegliandoci domani mattina e questa volta, mentre lo facciamo, dovremo portare con noi gli ultimi, i più fragili, i più indifesi, perché senza di loro il futuro non può esistere. Guerra, povertà, ed anche virus, non conoscono confini: queste signore ci inseguiranno e ci troveranno per rammentarci che siamo un piccolo pianeta e dipendiamo gli uni dagli altri.

In questa Pasqua in cui la parola resurrezione ha un sapore decisamente diverso, in questi giorni in cui guardare il cielo significa sognare un paio d’ali, vorrei giungesse a tutti voi la forza della convinzione delle mie tartarughe e l’incosciente invulnerabilità di mia figlia.

Non sarà un piccolo virus a fermarci. Rimbocchiamoci le maniche.

Buona Pasqua e buona Resistenza a tutti voi.
#nonfermiamoci #noinoncifermeremo

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